UNA GRANDE OPPORTUNITA’ - Torna in alto lago il GAL portando sul territorio oltre 3 milioni di euro di nuovi investimenti. Grazie all’impulso, infatti, della Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio che associa i 30 comuni nell’area compresa tra i due laghi (Bene Lario, Carlazzo, Cavargna, Corrido, Cremia, Cusino, Domaso, Dongo, Dosso del Liro, Garzeno, Gera Lario, Grandola ed Uniti, Gravedona ed Uniti, Livo, Menaggio, Montemezzo, Musso, Peglio, Pianello del Lario, Plesso, Porlezza, S. Bartolomeo V.C., S. Nazzaro V.C., San Siro, Sorico, Stazzona, Trezzone, Val Rezzo, Valsolda, Vercana) nell’estate del 2023 è stata candidata sul bando regionale che supportava i territori nell’adesione al programma europeo LEADER, una proposta di strategia. La proposta ha superato il lungo e articolato iter valutativo risultando sesta assoluta su tredici candidature lombarde. La strategia 2023-2027 approvata titola: “Sviluppo rurale al femminile: nuove professioni, cura del patrimonio e sistemi di welfare tra lago e montagna”. La strategia di sviluppo locale prevede un investimento di 3.288.000 euro. “Il risultato ci rende orgogliosi e conferma la qualità del lavoro di squadra dei nostri comuni – commenta il presidente della Comunità Montana, Mauro Robba – Siamo il GAL (gruppo di azione locale, n.d.r.) meno popoloso tra tutti quelli finanziati in Lombardia e per tale motivo per poter essere ammessi dovevamo chiedere una deroga e dimostrare di avere un piano solido e convincente”.
I PARTNER DEL TERRITORIO PER CREARE NUOVO SVILUPPO - Il GAL è un partenariato composto da enti pubblici e privati del territorio (anche terzo settore) che in prima battuta ha costruito la strategia, quindi ha costituito una società, la GAL LARIO CERESIO, destinataria dei finanziamenti per la gestione della stessa e per poter erogare i fondi sulla base delle azioni proposte tramite bandi rivolti ai soggetti del territorio. La società è stata costituita a dicembre del 2023 secondo i criteri europei, e rappresenta nella composizione societaria un equilibrio tra interessi pubblici, economici e sociali come riportato in tabella.
LO SCENARIO SOCIO-ECONOMICO: DAI PROBLEMI FAR NASCERE OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO - La scelta di investire su questi temi è nata anzitutto nata da una attenta analisi della situazione socio-economica del territorio e dalle cause che generano un fenomeno continuo di spopolamento. Il numero complessivo di abitanti residenti nei trenta comuni è 36.063 di cui il 49,44% maschi e il 50,56% femmine. Dei 30 comuni del territorio il 33,33% ha una popolazione inferiore ai 400 abitanti. A tema anche l’effetto impoverimento professionale e di istruzione causato dal lavoro in Svizzera. In un arco temporale di cinque anni, il trend dei transfrontalieri nel Canton Ticino è aumentato progressivamente, risultando in un incremento pari al +12,3% per le donne e +16,6% per gli uomini. Lo sviluppo ormai marcato dell’economia locale è verso il turismo. Ma una forma di turismo non di massa, ma sostenibile ed in equilibrio con l’ecosistema del lago. L’area GAL oggi conta nel suo insieme 404 strutture ricettive, di cui 52 (12,87%) sono esercizi alberghieri e 352 (87,13%) sono invece esercizi extra-alberghieri. Questa maggioranza relativa agli esercizi diversi dagli alberghieri è ciò che differenzia il turismo delle tipiche zone lacuali più famose. Infine la metà dei residenti nel territorio, pari al 50,27%, possiede un livello di istruzione basso, che fa riferimento al possesso di licenza di scuola elementare, media inferiore oppure a licenze derivanti dall’avviamento professionale. Tale valore, dovuto principalmente alla grande percentuale di anziani presente sul territorio, è significativamente più alto rispetto sia al livello regionale che nazionale. Il numero dei residenti con almeno 65 anni è superiore al 30%. Tutto ciò delinea una popolazione più anziana rispetto alla media provinciale, regionale e nazionale.
A CHI ANDRANNO GLI INVESTIMENTI - Saranno i soci a definire nel dettaglio i criteri per poi attivare i bandi e consentire ai soggetti del territorio (Comuni, enti, terzo settore e privati) di realizzare le azioni concordate nella fase di costruzione della strategia. Una strategia che punta a sostenere azioni di conciliazione lavoro-famiglia, nuovi servizi per l’infanzia, la creazione di nuovi percorsi di formazione e servizi di logistica riqualificando anche spazi pubblici, ma anche favorendo processi di scambio di esperienze tra le generazioni. Al centro c’è il territorio, le sue fragilità e un lavoro di squadra per cercare di trasformare i problemi in opportunità di sviluppo. In particolare, saranno finanziati i seguenti ambiti:
“Questa strategia – conclude Mauro Robba – si integra perfettamente con quella delle Aree interne in fase di costruzione (piano nazionale SNAI anch’esso supportato da Regione e dai fondi europei, n.d.r.). Molti partner del Gal hanno contribuito anche alla costruzione di questa strategia parallela. Arriveranno sul territorio almeno altri 7 milioni di euro che ci consentiranno di investire in tutto 10 milioni da qui al 2027”.